Lettera
(Spitzer, 1921: 23)
Cara A.
Cara A.
I machas bissan che bior alle stian gerecht on asò sperar-
Io ti faccio sapere che noi tutti stiamo bene e così spe-
bar von aüch o. Bal-da dar A is partirt vo dä issar gant
-riamo di voi anche. Quando A. è partito da qui è andato
gerade catria, on zem chat-ar gevuntet Sp. o. Dunque
direttamente a Trento, e lì ha trovato anche Sp. Quindi
seandre Zboa sain cherta gebest potnandar. Dopo dar A. chat
loro due sono sempre stati assieme. Dopo A. ha
gemacht fenta zaina crantz allora chan-s-en gelatgian in per-
fatto finta di essere malato allora l’hanno lasciato andare via in per-
messo dunque er is Amezzolombardo. in compagnia patar T.
-messo quindi lui è andato a Mezzolombardo. in compagnia con T.
on stian alle gerecht. Dar B. is petin telefon. On Sp.
e stiamo tutti bene. B. è con il telefono. E Sp.
is no cherta Catria ina cansellaria is steat propio gerecht
è sempre ancora a Trento in una cancelleria e sta proprio bene
zem. On se sogetarn sraiba ma de cartolin gian fin bo-da
lì. E continuano a scrivere ma le cartoline vanno fino dove
is la censura on dopo sem formarn sase. Dunque nempas
è la censura e poi lì le fermano. Quindi abbiate
cuana pasion ombro se stian alle gerecht. Steat di coraggio
nessuna preoccupazione perché stanno tutti bene. Siate forti
che palle gea-bar chuam. Da noi tutti saluti e baci special-
che presto torniamo a casa. Da noi a tutti saluti e baci special-
-mente da A. e P. aff vostra C.